No non sono io – anche se a volte lo sono stato – ma è il titolo di uno degli ultimi scritti di Bukowski. Non voglio dilungarmi molto su questa recensione, quindi vi dirò che il libro è una serie di racconti non collegati tra loro, a volte veramente random. Però che dire, lui è un genio, quindi si trovano citazioni pazzesche ad ogni pagina più o meno, quindi…. A me le serie di racconti random non sono mai piaciute, però bisogna dire che la genialità del’autore me l’ha fatto passare un po’ di più.
“Il campanello squillò come uno stupro, o un lacerarsi di carni mature” e ancora…. “Suonò di nuovo. Lo squillo del campanello entrò nella stanza e la perquisì cercando loro, sbucciò e ustionò la loro pelle, tatuandoli di ochhi striscianti.”
Uno stile complicato e ricercato ma che prende sempre il lettore. Un misto di genialità e follia.
Rieccomi! Ma non lo aggiorni più il tuo blog?
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